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Logonovo annata 2009

Logonovo annata 2009

LOGONOVO

INDICAZIONE GEOGRAFICA TIPICA TOSCANA

ANNATA 2009

 

CARATTERISTICHE DEL VINO

Il terreno: La morfologia è collinare dolce, e l’altitudine è compresa tra 300 e 350 m slm, con versanti rettilinei sub-pianeggianti separati da muretti a secco. I suoli, da poco a moderatamente profondi, sono tutti ricchi di scheletro. Essendo insediati in una zona di contatto tra due matrici, il flish argillo-calcareo ed il macigno danno origine a due pedo-paesaggi diversi: i suoli originatisi da macigno sono moderatamente profondi, sciolti, franchi, non calcarei, a reazione neutra, caratterizzati da un ottimo drenaggio interno e ricchi in scheletro di forma sub-arrotondata per disgregazione del macigno stesso. I suoli originatisi da flish argillo-calcareo hanno tessiture franco argillose, drenaggio leggermente imperfetto, sono più rocciosi con presenza di rocce piatte a spigolo vivo, da poco a moderatamente calcarei, più alcalini rispetto agli altri. Le varietà ed i portinnesti sono stati scelti per interpretare al meglio queste diversità, trasformandole in una grande risorsa in termini di complessità.


Il vigneto: ad alta densità - 6250 piante ad ettaro - beneficia di una controspalliera che favorisce tutte le operazioni colturali, sostenendo al meglio la vegetazione e garantendo la massima intercettazione luminosa grazie allo schema: filo singolo/gabbia con distanziatori/filo singolo/gabbia con distanziatori/filo singolo. La forma di allevamento è il cordone speronato unilaterale, impostato a valle con 4 punti vegetativi equidistanti sulla porzione orizzontale. Il carico di uva per pianta viene bilanciato attraverso la scelta dei germogli ed uno o più interventi di diradamento dei grappoli, ed è prossimo al chilogrammo per pianta. I vigneti sono tutti dotati di irrigazione a goccia per interventi irrigui di soccorso utili a garantire la continuità dei processi fisiologici delle viti nel bimestre Luglio-Agosto, il più caldo e meno piovoso dell'anno.


Le uve: sono stati scelti i migliori cloni di Merlot, Sangiovese, Petit Verdot, Syrah e Sagrantino. La scelta dei portinnesti e delle varietà è stata effettuata sulla scorta dell'indagine pedologica preliminare, condotta per interpretare al meglio il terroir aziendale. L’annata 2009 è il primo esempio del definitivo blend aziendale, in quanto frutto dell’ingresso in produzione di tutti i vitigni presenti in azienda. Il clima dell’annata è stato contraddistinto da una stagione invernale e da una primavera piuttosto piovose, che hanno permesso un buon vigore vegetativo iniziale; i mesi estivi non sono stati eccessivamente caldi, e le precipitazioni piovose, con eccezione del mese di Luglio, sono state regolari e ben distribuite lungo tutto il ciclo vegeto-produttivo della vite; dalla metà del mese di Settembre fino alla raccolta, le temperature notturne sono state inferiori rispetto alla media del periodo, e questo dato, abbinato all’estate piuttosto mite, ha comportato un lieve ritardo nel conseguimento della maturazione per le uve di Merlot e di Syrah. Di queste ultime abbiamo pertanto raccolto solo i grappoli migliori, mentre il Sangiovese, il Petit Verdot ed il Sagrantino hanno conseguito la maturazione in linea con gli standard varietali; le maturazioni fenoliche delle uve di queste ultime varietà, dai vinaccioli maturi e croccanti, si sono rivelate molto interessanti, ed hanno garantito espressioni olfattive e gustative speziate che affiancano le sensazioni di frutta rossa già riscontrate nell’annata 2008. Altro elemento distintivo dell’annata, una più spiccata mineralità, legata alla maggiore età delle viti. Le uve sono state selezionate, per ogni varietà, già sulla pianta in fase di raccolta: le migliori sono state trasportate alla cantina in camion refrigerato, creando ambiente carbonico contro ossidazioni indesiderate. Giunte in cantina, hanno beneficiato di una doppia selezione su tavoli di cernita: sul primo sono stati eliminati grappoli o porzioni di essi non adatti al perseguimento dell'obiettivo. Sul secondo, acini imperfetti e racimoli che potessero aver superato le operazioni di diraspatura. Il diraspa-pigiato è stato poi condotto in vasca attraverso l'impiego di pompe peristaltiche.


La vinificazione: la fermentazione è avvenuta in acciaio a temperatura controllata, e ha previsto l’attuazione di rimontaggi e delestages. La macerazione ha avuto una durata di 12 giorni. Le vinacce sono state pressate sofficemente, ed il vino è stato posto nelle botti di affinamento prima della fermentazione malolattica.


Affinamento: della durata di 13 mesi, ha avuto luogo per l’80% in barriques di rovere francese nuove di grana fine e tostatura media, e per il 20% in barriques di rovere francese di secondo passaggio.


Imbottigliamento: il vino è stato imbottigliato senza filtrazione in data 24 Novembre 2010.


Bottiglie: da 0,75 lt: 15.000; da 1,5 lt: 150; da 3 lt: 5.


Titolo Alcolometrico: 14,5% vol.


Acidità: 5,74 g/lt acido tartarico.


Estratto Secco: 32,8 g/lt.



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